04 ottobre 2011

GUSTA LA NATURA - Raccolto & Mangiato



È bello vivere in città, specie in una metropoli come Roma. Unica, magica, storica,spettacolare. C’è sempre un posto dove andare, un monumento da ammirare, musica da ascoltare.
Ma accanto ai tanti pro, ci sono anche alcuni contro, come ad esempio l’aver perso il contatto diretto con gli altri e con la natura. Acquistiamo in giganteschi ipermercati prodotti provenienti da tutto il mondo ed è difficile, se non impossibile, risalire al produttore, salvo attraverso una fredda etichetta.
Eppure un tempo c’era chi orientava i nostri acquisti, consigliandoci ogni giorno i prodotti appena raccolti dalla terra. Questa persona era di solito il contadino stesso, che tutte le mattine, esponeva sul banco del mercato frutta e ortaggi e li consegnava nelle mani di chi, di lì a breve, li avrebbe assaporati.
Raccolti e mangiati. Così erano i prodotti della terra. E lo sono ancora, per pochi fortunati che credono che la genuinità dei cibi sia alla base di un ottimo piatto. Sulla via Portuense, in prossimità del Ponte Pisano, c’è un luogo fuori dal tempo, in cui è possibile gustare a pieno la natura.
Grazie ad un orto di dieci vasche, vengono coltivati peperoni, zucchine, pomodori e tante altre verdure di stagione che delizieranno il palato di coloro i quali avranno noleggiato parte di quell'orto. Saranno quelli i prodotti che, una volta raccolti, verranno trasformati in ottime pietanze dalle mani esperte dello chef, per poi essere mangiati… e gustati.
Nel piccolo borgo enogastronomico, immerso nella Tenuta dei Massimi, nel verde che si spinge al di là di dove l’occhio può arrivare, nasce un nuovo progetto: “Raccolto & Mangiato”. Un modo diverso per spalancare le braccia alla natura, per sedersi a tavola, gustare i cibi senza temere, in alcun modo, possibili ripercussioni sulla propria salute dovuti a virus, batteri e insetticidi.
Ciascuno potrà contribuire alla crescita delle piante, dando loro l’acqua, strappando via le erbacce, insomma collaborando alla gestione del proprio piccolo orto. Aiuterà inoltre le famiglie meno fortunate con il ricavato del noleggio, poiché l’incasso sarà devoluto in beneficenza.
A pochi chilometri dal centro di una grande metropoli rivivono le tradizioni, si riscopre il gusto della natura.

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02 ottobre 2011

L'Oriente l'abbinamento perfetto per il Filetto ai tre Pepi

L'Oriente, vino prodotto da uve Sirah in purezza. Al naso si apre un ventaglio di profumi ampio, di piccoli frutti di bosco, la mora di rovo, non di gelso, attenzione, ribes nero e mirtilli. Le spezie si sentono subito dopo, su tutte il pepe bianco e la noce moscata. In bocca è vellutato e morbido, con una buona struttura e un discreto corpo, giustamente tannico e abbastanza caldo. La struttura non eccessiva e la presenza di sentori speziati, fanno sì che questo calice di vino si abbini molto bene con il filetto, molto delicato, e con la speziature utilizzata per la preparazione della carne, più presente, dando godimento sia al naso che al palato!!!

Bellone... il giusto abbinamento con gli Scialatielli dei Massimi

Il Bellone, vino ottenuto da uve di Cacchione, autoctone laziali. Questo antico vitigno è stato ultimamente riscoperto dall'azienda, che ha giustamente puntato su un vitigno locale che rappresenti al meglio le caratteristiche di "territorialità". In più, e non è poco, l'azienda certificata BIO, ha iniziato a produrre un vino "naturale", senza l'aggiunta di solfiti. Aggiungo anche che non effettua, su questo prodotto, il Bellone, la filtrazione prima di imbottigliarlo. Tutto questo conferisce al prodotto finale una grande carica aromatica ed una poderosa struttura, accompagnata da una spiccata mineralità, buona acidità ed una discreta morbidezza. Intenso l'impatto olfattivo, persistente e abbastanza complesso. L'abbinamento con gli scialatielli, con la spiccata tendenza dolce della pasta, è indicata proprio per la contrapposizione con il finale di bocca ammandorlato del Bellone e della carica minerale che colpisce subito l'olfatto.